Come vincere l’emotività e comunicare efficacemente davanti a un piccolo pubblico
Quando sei di fronte a un nuovo compito, in cui desideri riuscire, puoi provare un po’ di ansia, o forse anche più di un po’. Questo non è sempre un male, indica che ci tieni davvero e che desideri mettercela tutta in quello che stai per fare. L’adrenalina ormai è in moto, il tuo cervello ha inviato tutti i segnali e la scarica è arrivata. Il risultato? Il tuo battito cardiaco accelera e così il respiro, le tue mani cominciano a muoversi senza senso, lo stesso le ginocchia e soprattutto la tua voce trema! Sembra già un mezzo disastro!
Questo è ciò che ti potrebbe succedere se devi parlare in pubblico (che sia davanti a clienti di lavoro, docenti o interlocutori per un colloquio in città a Firenze) e non sei così tanto abituato a farlo, o non lo hai mai fatto. Scopriamo insieme come vincere l’emotività e comunicare efficacemente
Parlare in pubblico, la sfida di una comunicazione convincente
Prima di tutto sappi che anche i relatori più esperti, (chiedilo pure a coloro che ti stanno vicino, a Firenze e provincia), continuano a provare un po’ di nervosismo prima di parlare davanti a un uditorio. Anche chi ha fatto un corso di comunicazione può provare ancora ansia. Ma come hai già letto questo non è un punto a tuo sfavore e non lo è neanche per gli speaker più navigati. Il segreto sta nell’imparare a controllare la scarica di energia innescata dall’adrenalina e trasformarla in qualcosa di positivo, ossia in una dizione più entusiastica e una comunicazione più sentita tanto da risultare persuasiva.
Come vincere l’emotività e mostrarsi sicuri di sé mentre si parla in pubblico
Quali sono i segnali più evidenti di insicurezza mentre parli in pubblico? Molto è evidente dal portamento del tuo fisico e a come usi le mani. Se fai cose come strusciare i piedi di continuo, dondolare da una parte all’altra, inghiottire rapidamente, oppure tendi a inumidire spesso le labbra, metti le mani strette dietro la schiena, le porti spesso al naso e alle gote senza motivo, abbottoni e sbottoni la camicia o la giacca, ebbene sì, stai lanciando segnali di nervosismo.
Come ovviare a questo tipo di difficoltà? Sappi che queste manifestazioni di insicurezza e mancanza di compostezza possono essere controllate con uno sforzo consapevole. Concentrati su di un solo punto alla volta. Identifica il punto critico più evidente e comincia da quello. Pensa in anticipo a cosa fare per prevenirlo.
Analizziamo insieme come migliorare uno dei più comuni sintomi di tensione emotiva: la voce stridula e tremante.
Sei davanti a un piccolo pubblico fiorentino, magari hai la passione per i concorsi di poesia, ed è la prima volta che vi partecipi attivamente. Ti senti nervoso, sei a Firenze la città dell’arte, proprio nel momento in cui devi cominciare a salire sul “podio” e forse chissà ci devi salire letteralmente, ti senti troppo emozionato.
Fermati un attimo, fai alcuni respiri profondi e poi avanza. Ma non pensare alla tua agitazione, concentrati su perché sei lì e su cosa desideri trasmettere. Rilassa tutto il corpo, la tua voce risulterà essere più naturale e non tenderà ad avere suoni acuti, non avrai nemmeno bisogno di schiarirla troppo.
Prima di parlare, ti può essere di aiuto guardare per qualche istante il pubblico cercando di individuare qualche viso amichevole e sorridente. All’inizio della tua esposizione o presentazione che sia, parla lentamente per poi andare verso un’andatura crescente.
Non c’è bisogno di aspettare di trovarsi davanti a una platea per mettere in pratica questi consigli. Impara a avere autocontrollo nella tua quotidianità, questo contribuirà a darti fiducia quando sarai chiamato a parlare in pubblico e aiuterà a scoprire come vincere l’emotività e comunicare efficacemente.
L’importanza dei gesti nella comunicazione
Una comunicazione efficace quando si parla in pubblico è fatta, non solo dalla padronanza della voce, ma anche da opportuni gesti e giuste espressioni facciali. Non è forse vero che puntare il dito con espressione arcigna, provoca sicuramente disagio nell’uditorio? Se invece il dito fosse puntato in alto e fosse accompagnato da un sorriso, l’effetto sull’uditorio sarebbe carismatico.
Dunque, quando ti appresti a parlare davanti a un gruppo di persone o anche solo davanti a una, fai caso se tendi a essere inespressivo. Se lo sei potresti essere frainteso e risultare una persona indifferente. I gesti dovrebbero esprimere i tuoi sentimenti o quello che vuoi che gli altri provino ascoltandoti. Più saranno fatti in maniera spontanea e migliore sarà il risultato. Puoi imparare anche osservando qualche video di esperti in comunicazione, ma trattieniti dal copiarli ossessivamente, andrebbe a discapito della tua naturalezza.
Ci sono gesti enfatici e gesti descrittivi. Sicuramente attraverso un corso di public speaking individuale o in azienda potrai imparare a usarli efficacemente.
Sono molto importanti anche le espressioni facciali. Quello che dici passa attraverso gli occhi e il modo in cui muovi la bocca. Non dimenticare che più di ogni altra parte del corpo è proprio il viso a comunicare in maniera diretta, non a caso nel volto abbiamo più di 30 muscoli e sorridere ne mette in moto quasi la metà. Non risparmiare fatica al viso, usa i suoi muscoli.
Comunicare efficacemente non è sempre facile, ma quando ci riesci aiuti il tuo interlocutore a essere più ricettivo e le parole che dirai avranno un profondo impatto emotivo.
IN PILLOLE | PUBLIC SPEAKING
Come vincere l’emotività e comunicare efficacemente
Riduci l’ansia con un profondo respiro
Concentrati su quello che vuoi comunicare e non sulla tua agitazione
Evita i manierismi, come toccarsi il naso o dondolarsi
Fai gesti con le mani che siano descrittivi o enfatici
Usa le espressioni facciali; sorridi
Sii te stesso
A Firenze, Mummu Academy fa partire dal 26 settembre il nuovo Corso Parlare in pubblico Firenze.