Fotografare la via lattea e le stelle in estate affascina tutti coloro che volgono lo sguardo verso il cielo ed è da sempre uno dei soggetti preferiti dai fotografi.
Ogni appassionato di fotografia notturna prima o poi sceglie di cimentarsi nella realizzazione del perfetto scatto delle stelle. Sebbene realizzare un buono scatto presenti alcune difficoltà tecniche, con qualche accorgimento la buona riuscita non è impossibile.
Fotografare la via lattea e le stelle in estate: dove e quando
Sebbene la migliore visione della Via Lattea sia in estate e vicino all’equatore, avventurarsi in questa impresa è possibile anche in Italia specialmente in estate. La cosa importante è ricordarsi di guardare sempre verso Sud, facendo attenzione al periodo dell’anno per una corretta scelta dell’orario giornaliero: da giugno ad agosto, meglio preferire le ore centrali della notte mentre da aprile a maggio è raccomandato poco prima dell’alba e al contrario da settembre a ottobre è visibile subito dopo il tramonto.
Una prima difficoltà tecnica per fotografare la via lattea e le stelle in estate è sicuramente legata alla luminosità. Come sappiamo, fotografare le stelle richiede particolare attenzione all’ambiente circostante ed è spesso una questione di luci. È fondamentale infatti scegliere un luogo privo di inquinamento luminoso, lontani quindi dalle luci artificiali della città come i lampioni stradali e le luci degli edifici. Esistono siti specializzati per avere un’idea dell’inquinamento luminoso globale.
Per realizzare uno scatto di questa portata, il tempo di posa gioca un ruolo fondamentale. Con un tempo di posa troppo lungo, il movimento delle stelle nel cielo inizia ad essere percepibile, al contrario con un tempo di scatto inferiore ne risente la resa della luminosità delle stelle che vogliamo immortalare.
Dipende tutto dalla lente: più lungo è l’obiettivo che si utilizza, più breve dovrà essere il tempo di posa.
Cercare di immortalare l’intero arco della Via Lattea richiede un tempo di ripresa molto lungo e una grande precisione di esecuzione. Fotografare una porzione della Via Lattea rende invece tutto molto più semplice. Non abbiamo infatti più bisogno di ampiezza di campo estrema e possiamo usare ogni tipo di grandangolo. Per questo motivo il motto “più ne metti meglio è” non è sempre vincente. In questo caso infatti sarà più facile chiudere l’inquadratura, andando ad esaltare quindi una porzione particolarmente spettacolare e guadagnando un’ottima resa con più facilità.
Meglio puntare sull’originalità
Le scelte stilistiche ed estetiche sono naturalmente personali e in questo caso si suddividono nella scelta di fotografare la Via Lattea sullo sfondo del cielo oppure puntare sulla contestualizzazione all’interno di una composizione. Quest’ultima è quella che consigliamo se volete dare al vostro scatto un’impronta unica e personale, sebbene sia l’opzione più difficile da realizzare. Contestualizzare il cielo rispetto a un oggetto a terra presenta infatti qualche difficoltà tecnica in più: potrebbe ad esempio essere necessaria una doppia esposizione da postprodurre poi con Adobe Photoshop o Adobe Lightroom.
Attrezzatura necessaria
Tranquillo, non sarà necessario spendere tanti soldi! Basteranno poche cose ma buone: una reflex full frame o formato ridotto un obiettivo grandangolare fisso un treppiedi robusto una bussola se sei in cerca di qualche stella particolare
Alcuni consigli tecnici
Diaframma al massimo e scatto in Raw per la nitidezza lavora a ISO molti alti, almeno a 1600 Per evitare il trailing (luce indesiderate dovuta alla rotazione terrestre) e sapere qual è il massimo tempo di esposizione dividi 500 per la focale dell’obiettivo che usi attento alla luce della luna piena!
Naturalmente ricorda che puoi sempre frequentare il nostro corso di fotografia a Firenze e il nostro corso di fotografia notturna a Firenze.